Le parole e le immagini hanno una forza immensa, sono in grado di
Recentemente ho riletto con emozione una bellissima riflessione della Dottoressa Luisa Russo
gni sabato, dopo la consueta passeggiata, Renato ed io siamo soliti
Trovo la succitata riflessione di Massimo Recalcati profondamente evocativa
Ho sempre raccontato della bellezza dell'autismo che si esprime
L'istintualità dell'autismo costringe spesso a un confronto
Della musica ho sempre amato profondamente le pause
Uno dei pianisti che più amo ascoltare è Luca Flores, considerato
Durante una ricerca sul web mi è comparsa a video la pubblicità di un volume intitolato
il 24 marzo 2022 mia madre è "nata al cielo". La morte le
Nel mio più recente scritto ho riflettuto sul valore della comunità
Nel corso dell’ultimo decennio tre testi in particolare
Le parole hanno un peso, un valore, una specifica portata.
Recentemente si discuteva con alcuni genitori riguardo
Due Aprile. Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull'Autismo. Non ho mai creduto nelle giornate celebrative...
Esistono due interrogativi che si diramano con imprevedibile alternanza nel divenire
Poco prima che mia madre morisse ho trovato tra i suoi libri alcuni testi di Corrado Avossa risalenti agli anni 70
Si parla spesso della predisposizione ad accettare la disabilità come un auspicabile comportamento etico, espressione di profonda empatia ed alterità.
"Follower", oggi, sembrerebbe essere diventata la parola d'ordine dell'esistenza, il simbolo di rappresentazione del senso della vita.
Osservando le attuali generazioni ciò che emerge in materia di comunicazione sociale non è soltanto una marcata assenza tecnico narrativa
Nel 2019 le cantautrici Erika Mineo (in arte Amara) e Marialuisa De Prisco scrissero per Fiorella Mannoia la canzone “Il silenzio del Coraggio”.
Ho sempre percepito nella aristotelica idea di natura sociale attribuita all'uomo una profonda dissonanza
Può l’autismo dare un senso al mondo, nonostante il mondo cerchi a tutti i costi di attribuire un senso all’autismo?
Quali sono gli obiettivi del Progetto "Pass"? In che modo può contribuire alla realizzazione di auspicabili traguardi in materia di inclusione?
Tra le forme di non sufficiente uniformità comportamentale, misurata sulla base di paradigmatici principi di funzionalità sociale imposti da consolidati
La chiave di lettura dell'autismo è materia teoreticamente trascendentale sul piano della logica speculativa.
La morale di questa storia è che cambiando strategia le cose possono migliorare, ma non è questo l’oggetto della mia riflessione.
In un articolo dedicato all’ultimo libro di Recalcati, Simone Regazzoni, citando il pensiero di Satre,
Rifletto su quanto scritto da Fabrizio Acanfora nel proprio blog riguardo il diritto di “autorappresentanza”
Un genitore di un bambino con autismo non ha paura della morte in termini di fine dell'esistenza.
Iconizzare la realtà. È questo il risultato dell'equilibrio dei sensi, la risposta alla necessità di declinazione sensoriale
Affidare ad un mantra l'attimo di transizione di un periodo temporale significa abbracciare il senso rivelatore di un paradosso
Nella filosofia esistenzialista di Martin Heidegger il “Dasein” indica la sostanziale consapevolezza dell’Essere
on queste parole Massimo Recalcati evoca il senso della filosofia dell'esistenza di Martin Heidegger, relativa al trinomio abitare-costruire-pensare
uando un improvviso cambiamento ci travolge con tale profondità e latitudine da oltrepassare gli argini di qualsiasi certezza
Recentemente si è celebrata, come di consueto, la Giornata dedicata alla Consapevolezza dell’autismo.
In questi giorni i si discute molto sul significato e sul valore della libertà. Le recenti restrizioni, unite all’ansia,
Come è possibile spiegare gli eventi di questi giorni ad un bambino con autismo non verbale?
Non esiste una posizione oggettiva da cui osservare il mondo, se non in termini universali di celebrazione e di consacrazione della Vita.
Ho sempre mantenuto una certa distanza tra l'individualità di mio figlio e ciò che l'autismo rappresenta nell'immaginario sociale.
Essere testimoni dell’autismo, farne esperienza dal punto di vista genitoriale significa innanzitutto intraprendere un cammino,
Ha scritto Ada Manfreda che “Il narrare mai descrive, agisce; su me che racconto, sull’altro che ascolta”.
Questo pomeriggio presso il “Social Club”, Luogo di integrazione culturale autismo e dintorni, gestito dal
Durante l’adolescenza mi appassionai profondamente alla sintesi del suono. Capire le dinamiche dei processi di produzione della fonetica tecnologica
Appare oggi eticamente esiziale la misura in cui i teorici del behaviorismo espansionista tentino a tutti i costi di imporre la filosofia
Non molto tempo fa nel gruppo WhatsApp di Napoli per l’autismo, evidenziai quanto la natura contradditoria dell’esporre e del pensare
Uno degli errori più comuni nella percezione della dimensione autistica imputabile alla cultura della “neuronormalità” consiste nella negazione consapevole
Una tematica a me molto cara, particolarmente aderente alle criticità di corrispondenza sociale che pregiudicano il buon vivere della dimensione autistica,
Esistono diversi simboli utilizzati per rappresentare l’autismo, ma quello più diffuso è senza dubbio l’illustrazione della tessera di un puzzle.
Riflettevo su quanto letto in questi giorni nel gruppo di Napoli per l'autismo in merito ad un pensiero oggetto di condivisione, relativo all'idea che
Leggendo queste parole, tratte dal famoso romanzo di Umberto Eco, non posso fare a meno di pensare, per similitudine, alla dimensione
C'è un ideale verso il quale ogni individuo è teso ad orientare il senso, o meglio il peso della propria esistenza, una condizione a cui affidare
Leggendo dell’autismo e sopratutto vivendone esperienza diretta attraverso gli occhi di mio figlio appare sempre più evidente la linea di demarcazione
Cosa vuol dire educare? Nel tempo del “futurismo pedagogico” nel quale il dinamismo tecnologico si rinnova incessantemente nell’opera multidirezionale
Mai come oggi risulta necessario porre l’attenzione su un aspetto fondamentale dell’apprendere in quanto fine ultimo dell’ “educatio facultatem”.
La convinzione di una profonda maturità ideologica fondata esclusivamente sulla base della progressione cronologica del proprio “tempore vixit”
Molto spesso le particolarità delle persone con autismo diventano motivo di disorientamento nella struttura comportamentale di una società uniformata.
Era il 1978 quando la “legge Basaglia” consentì finalmente l’abolizione dei manicomi. Tra i diversi Istituti soppressi è impossibile dimenticare
C’è un silenzio che ha sempre affiancato il procedere dei miei anni. Un silenzio altro, privo delle distanze e delle assenze che inesorabilmente
In tema di autismo si parla spesso del ruolo delle Istituzioni e della famiglia nell’attività di inclusione dedicata ai bambini ed ai ragazzi con difficoltà.
Esiste una indissolubile correlazione tra il concetto di attesa e quello di desiderio. Eppure il valore etico di questa imminenza va misurato
“Pazzia” è una delle parole dall’etimologia più incerta. La teoria più diffusa ne riconduce le origini al termine greco "pathos" sofferenza,
Quando leggo le notizie relative ai traguardi dei nostri bambini e l’immensa fiducia nelle loro possibilità sento che la funzione del Progetto “Pass”
Osservando da genitore il mondo dell’autismo ciò che noto è che spesso si fa confusione tra conoscenza oggettiva,
Recentemente sul sito lamenteemeravigliosa.it è apparso un articolo che approfondisce in maniera molto interessante il tema della paternità,
Uno dei significati più concreti del termine “gruppo” è proposto dalla Treccani che lo definisce come un “Insieme di più cose o persone,
Le parole andrebbero sempre comprese e vissute nel significato profondo delle proprie origini affinché si possa liberare il senso concreto del dire
Così scrive Nabil Salameh, cantautore e giornalista palestinese in una delle sue più apprezzate composizioni. Pur essendo parte di un testo musicale che
Quando si parla di disabilità sento spesso utilizzare il termine “accettazione” come risultato auspicabile di un buon processo di inclusione.
Citando il titolo del noto film di Stephen Chbosky appare davvero singolare la necessità che spinge gli esseri umani a dover necessariamente
Recentemente nel gruppo WhatsApp dei genitori di Napoli per l’autismo si è discusso in merito ad un bellissimo articolo scritto dalla pedagogista
Sono sempre rimasto affascinato dai principi che conducono all’idea di equilibrio universale, alla perfetta armonia e corrispondenza delle cose.
Nella tradizione letteraria ogni racconto, ogni possibilità di narrazione si concretizza per lo più attraverso il linguaggio scritto o parlato.
Ho sempre creduto che per comprendere, almeno in parte, la reale prospettiva da cui l’autismo osserva il mondo sia necessario,
Quando si parla di autismo sembrerebbe opinione diffusa riservare l’idea di felicità ai soli modelli di vita considerati “normotipici”.
Nel naturale processo di consapevolezza etica di ogni essere umano emerge l’esigenza di attribuire un’idea di “finalità”
C’è un frammento di Consapevolezza che attraversa continuamente le nostre vite, ma che quasi mai raggiunge le nostre coscienze.
Mi sono sempre chiesto se la condivisione di un ideale umanitario a la conseguente partecipazione alla realizzazione dello stesso presupponga
Escludendo i tradizionali quesiti esistenzialisti di matrice teologica di cui non sono convinto sostenitore, trovo eticamente determinante
L’autismo è un male senza identità, non ha origini, né tracciati conoscibili che i percorsi eziologici siano in grado di decifrare.
Spesso il dolore ci obbliga a confondere il senso delle avversità con gli effetti che esse producono sulla nostra esistenza.
Quanto può essere lungo un giorno? Ne misuriamo l’avanzare con il metro del tempo senza accorgerci che
Era un mare fermo la mia vita.
Vastità di orizzonti identici e di concentrici silenzi
Vastità di orizzonti identici e di concentrici silenzi
Può davvero esistere una assurda corrispondenza tra violenza e diversità?
Le parole sono responsabilità. Hanno il potere di modellare la nostra percezione del mondo.
Una singolare corrispondenza accomuna il senso di due parole che, pur coesistendo su piani diametralmente opposti in termini di effetti e di intenti,
Siamo storie, racconti, percorsi di vita. Parole incerte che ruotano veloci attorno allo stesso centro. Siamo pura narrazione.
«La vita è un viaggio, non una destinazione» ha scritto Emerson.
Questo incessante vagare,
Questo incessante vagare,
In un articolo della “Bustina di Minerva” rubrica curata da Umberto Eco sul settimanale “L’Espresso”dal 1985 al 2016,
In un recente post ho parlato del difficile compito affidato agli educatori dei ragazzi con autismo di guidarli verso un percorso di crescita,
Il tuo cercarmi, come ombra sul mare
nella quiete irreale e perfetta dei tuoi silenzi
nella quiete irreale e perfetta dei tuoi silenzi
Quando si parla di autismo è inevitabile incontrare argomentazioni relative all’istruzione, alla didattica ed alla dimensione scolastica,
Ricorre spesso in questi giorni, nel fluire lento o accellerato dei dialoghi elettronici tra noi genitori, testimoni eletti dell’autismo,
2 Aprile…in questa data ogni anno il tempo sembra opporsi per un breve istante all’inarrestabile moto della vita.
Per tutta la vita i genitori di un bambino con autismo restano sospesi su due livelli di coscienza distinti, due diversi piani dimensionali,
Una circostanza sulla quale raramente ci soffermiamo a riflettere è l’importanza che le parole riescono ad assumere nella nostra vita
Da quando l’autismo è diventato parte della mia vita una delle cose che mi ha maggiormente sorpreso, prima nella fase diagnostica e poi in quella terapeutica,
Uno dei simboli con cui l’autismo viene maggiormente rappresentato è quello di una sfera di vetro o di una bolla che
Ogni qualvolta accompagno mio figlio ad una festa l’animatore di turno, che non conosce la sua condizione, si presenta e
no slogan molto utilizzato contro la discriminazione sociale delle persone con autismo recita:
“L’autismo non è un mondo a parte, ma una parte del mondo”
“L’autismo non è un mondo a parte, ma una parte del mondo”